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Restauri

Prosegue, nell’ambito delle iniziative di valorizzazione dell’Archivio Storico del Comune, il progetto di restauro di documentazione storica gravemente danneggiata, al fine di permetterne una migliore conservazione e consultazione da parte degli utenti della Sala consultazione dell’Archivio. Un primo intervento di restauro, nel 2001, aveva interessato, grazie anche ai contributi regionali, una parte dei disegni e delle mappe antiche relative all’edilizia privata e alla storia urbanistica della città, intervento conclusosi con l’organizzazione di una mostra. Si è scelto dunque di proseguire i lavori sul fondo cartografico, anche in vista della digitalizzazione del materiale che si concluderà con la produzione di un CD Rom, progetto già avviato e in fase di svolgimento. L’intervento di restauro interesserà così anche quest’anno disegni relativi ad edifici privati, in particolare ai progetti di botteghe e negozi presentati alla Commissione d’Ornato, un antenato dell’attuale Commissione edilizia, lungo il corso di tutto l’Ottocento; altri disegni riguardano il palazzo municipale e il suo campanile, altri ancora sono alcuni dei mappali del catasto del 1897, quando ancora la gestione del catasto era di competenza comunale.
Prosegue inoltre il progetto di restauro della serie degli antichi catasti comunali, detti “Consegnamenti”, avviato anch’esso nel 2001. I volumi, in cattivo stato di conservazione e dunque difficilmente consultabili da parte degli studiosi, risalgono al 1577 e al 1608 e sono relativi alle tre zone in cui si divideva il centro urbano del tempo, Borgo di Valoria, Borgo di Mezzo e Borgo di S. Martino. L’esigenza di sottoporre a regole la partizione dei suoli, conservandola a fini fiscali, si fa strada, come testimoniano queste carte, fin dai tempi più antichi. Si determinò, fin dal Medioevo, da parte del potere signorile prima, statale poi, l’esigenza di perfezionare il sistema attraverso il quale potevano essere controllate le entrate nelle casse del fisco. Nel Cinquecento e nel Seicento si affermarono forme di dichiarazioni della proprietà registrate nei cosiddetti “Consegnamenti”, cioè particolari tipi di catasto puramente descrittivi, nei quali venivano indicati, da parte dei proprietari, confini, superficie, colture e stima, sia dei beni rurali posseduti che di quelli urbani. A questo insieme di documenti è più esatto riservare il termine di “Consegnamenti” perché il catasto moderno nasce soltanto con le riforme volute tra fine Seicento e inizio Settecento, da Vittorio Amedeo II. I Consegnamenti costituiscono fonti molto importanti, fondamentali e spesso uniche per lo studio ed il restauro dei centri storici delle città

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Dipende da: Archivio storico
Ultima modifica: 21 Novembre 2019 alle 15:15
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