Cos'è
Proseguono gli appuntamenti del calendario Aprile. Un mese di resistenza. Venerdì 11 aprile, nella Pinacoteca Matteo Olivero (Salita al castello) si terrà l'appuntamento con Marco Cordero, Là in fondo, fin dove si vede. Un dialogo con la Pinacoteca Matteo Olivero. Inaugurazione della mostra partecipata a cura di Lorena Tadorni. Progetto di Ur-Ca soc. coop.
La mostra, che sarà visitabile fino a domenica 15 giugno (sabato orario 10-13/14-18; domenica e festività orario 10-13/14-19), è il risultato di un percorso didattico che ha visto coinvolti l’artista Marco Cordero e 14 studenti gli studenti del Liceo Artistico e di Scienze Umane di Saluzzo.
Da un lato l’artista l’artista Marco Cordero (Roccavione, Cuneo, 1969) esporrà alcune sue opere in dialogo con la Pinacoteca Olivero: l’intervento espositivo è frutto di riflessioni che prendono forma e si incrociano fra due figure chiave del territorio cuneese (Matteo Olivero e Nuto Revelli). Cordero racconta infatti di essere stato colpito dal pittore Matteo Olivero molti anni fa, attratto da un suo busto in una piazza di Acceglio e poi affascinato dal suo dipinto “Funerali a Casteldelfino”, per poi approfondire la sua storia, il suo lavoro, la sua fine. Durante questi studi biografici, un altro aspetto ha colpito Cordero: il legame dell’artista con la famiglia Revelli, il suo essere padrino di battesimo di Nuto Revelli e, molto liberamente, la relazione tra i vinti di Revelli e gli ultimi, i dimenticati, di Olivero.
Il progetto prevede quindi l’allestimento di un’opera installativa nel Salone d’onore dell’Antico Palazzo Comunale che ha visto coivolti gli studenti del Liceo Artistico e di Scienze Umane di Saluzzo. Nell’ideazione dell’opera collettiva, il gruppo è partito dallo studio di Matteo Olivero, toccando inevitabilmente la figura di Nuto Revelli.
Dai montanari, ai contadini, alle vittime di guerra: gli “ultimi” sono diventati una riflessione su cosa significhi il concetto di “resistenza” oggi. E quanto sia fondamentale lavorare su questi temi aiutati dalle visioni delle nuove generazioni.
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