Nota anche come Villa Radicati, dal nome dell’ultima famiglia nobile che l’ha posseduta, i Radicati di Marmorito, la dimora sorge sull’antica strada collinare che dalla Castiglia conduceva al castello della Manta e si sviluppa, seguendo una pianta a croce, su tre piani coronati da un’ariosa loggetta. La fondazione è probabilmente molto antica, trecentesca, e doveva svolgere la funzione di avamposto di controllo, forse una torre di segnalazione, data la sua posizione di dominio sulla strada di pianura e sulla strada antica di Manta.
Negli ultimi anni del quattrocento e i primi del cinquecento i marchesi si servivano della villa come casina di caccia. Secondo la tradizione, alla fine del Quattrocento Ludovico II la trasformò in una dimora nobiliare per la giovane sposa Margherita di Foix, che non riusciva ad ambientarsi nell’austera Castiglia. La villa fuori le mura piace talmente alla marchesa da divenire la sua residenza stabile dopo la morte del marito. Si presentava allora come una struttura architettonica di sobria eleganza, compatta ed isolata su una terrazza naturale, sostenuta da numerosi muri di contenimento e circondata dai terreni agricoli.