Cos'è
Trame di Quartiere, la rassegna culturale della Biblioteca Civica Lidia Beccaria Rolfi, venerdì 8 novembre ospiterà la presentazione di Dall’isola. Verso i quaderni di Ventotene di Silvia Bevilacqua. Dialoga con l’autrice Nicolò Valenzano.
“Arrivando in nave dalla costa di Formia a un certo punto, lì fra le onde, s’intravede Ventotene e subito, come una compagna presa per mano, Santo Stefano. Come un bottone con la sua asola…” inizia così l’avventura di ricerca di Silvia Bevilacqua, impersonata nel libro da Diana, una donna che vuole conoscere le vicende storiche dell’isola di Ventotene.
Il libro di Silvia Bevilacqua è molto originale, racconta storie di donne confinate a Ventotene, “compagne unite da orrore e speranza”, congiungendo l’immaginazione ad una ricerca accurata di documenti, di testimonianze e di studi storici, come nelle lettere delle donne romane o nelle pagine di diario, dove l’invenzione ha libero campo ma i fatti e gli avvenimenti, che vengono raccontati, hanno un riscontro storico documentato e verificabile. Sono vite di donne che nei manuali scolastici si trovano in modo marginale o non si trovano, ma che hanno fatto percorrere passi in avanti alla Storia, vite di antiche romane come Giulia, Agrippina la maggiore, Claudia, Ottavia, della cristiana Domitilla e della veneta Natalia Zeni.
Tutte donne condannate al confino di Ventotene e alle quali Silvia Bevilacqua dà voce anche attraverso la scrittura delle loro lettere, che documentano un mondo femminile separato all’interno di un’altra dolorosa esclusione: il confino. Donne colpevoli di essersi spinte oltre il consentito, desiderose di conoscenza e di libertà, spesso in disaccordo con il potere degli uomini, ma anche resilienti di fronte alle barbarie del loro tempo, che non si rassegnano, non si sentono sconfitte e mantengono la loro dignità pur nella consapevolezza della loro sorte. Così come la mantennero, in epoche altrettanto dolorose, le militanti antifasciste, anarchiche, comuniste, federaliste, testimoni di Geova, gielliste, partigiane mandate al confino dalla dittatura fascista.
“Il confino confina ma la forza di donne e uomini hanno permesso sguardi al di là, sconfinati”.
“I Quaderni di Ventotene” diventano così una denuncia di tutti i ‘confinamenti’, anche se mascherati dalla bellezza dei luoghi, luoghi che l’autrice descrive in modo avvincente e quasi affettuoso.
E’ stato scritto che questo libro è un testo politico se la politica, come scrive e Roberto Peverelli nell’appendice, diventa ‘rifiuto e denuncia di concrete forme di disuguaglianze’, come nel caso di queste donne, umiliate ma mai sconfitte.
Ben si concilia l’intento di Silvia Bevilacqua di far rivivere la loro voce di protesta per le ingiustizie e i soprusi subiti con la Giornata Internazionale che si celebra in tutto il mondo ogni anno il 25 novembre, ormai imminente, per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne.
Ed è significativo che nel pensiero finale del suo libro Silvia Bevilacqua dedichi un ringraziamento ‘alle donne ma anche agli uomini, alle bambine e ai bambini della Storia, alle loro storie di resistenza, lotta e libertà che non abbiano mai una fine, ma sempre un inizio”.
L’iniziativa, inserita nella rassegna della Biblioteca civica, è una proposta dell’Ass. Ratatoj Aps di Saluzzo, in collaborazione con Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea della Provincia di Cuneo, Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti – Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa – Comitato Arci Cuneo Asti – Confederazione Generale Italiana del Lavoro – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia della Provincia di Cuneo – Fondazione Nuto Revelli.