Descrizione
Questo Comune "R1pud1a" la guerra.
La giunta di Saluzzo del sindaco Franco Demaria ha deciso di aderire alla campagna di Emergency contro tutti i conflitti, proprio in settimane e mesi contraddistinti dall'aumento degli scontri armati su larga scala, sempre più vicini all'Italia e all'Europa.
Come simbolo dell'iniziativa, da alcuni giorni, uno striscione sventola dal balcone del municipio che si affaccia su via Macallè.
Sul banner è scritto "Questo Comune R1PUD1A" la guerra: al posto delle "i" sono stati scritti due numeri "1" a formare "11", l'articolo della Costituzione che recita:"L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo".
"Questa campagna di Emergency - dice l'assessore Fiammetta Rosso che ha seguito l'iter - ci impegna a evidenziare ancora e sempre il senso della nostra Carta costituzionale che sancisce l’impegno dell’Italia a ripudiare la guerra come strumento di offesa e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, promuovendo pace e giustizia".
Il Comune di Saluzzo ha anche deciso di mettere a disposizione delle scuole cittadine un secondo analogo striscione, attraverso iniziative in fase di progettazione con il "Ccr - Consiglio comunale dei ragazzi", "custode" delle azioni di educazione alla pace che il Comune porta avanti da anni.
Inoltre, nel Consiglio comunale di mercoledì 12 marzo, è stato approvato all'unanimità un ordine del giorno proposto dal gruppo di maggioranza "Insieme si può" che impegna il Comune a dare continuità alla campagna di sensibilizzazione di Emergency e a "ribadire con forza - è scritto nel testo -, in ogni sede opportuna, l’impegno del Comune di Saluzzo nel ripudio di ogni guerra e nell’affermazione della diplomazia, del dialogo e della cooperazione come uniche vie per la risoluzione dei conflitti."